Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro!
Isaia 5:20
Se la ricerca della verità di Pilato di fronte a Gesù è diventata emblematica, quella del bene non è da meno, dato che per l’uomo in generale non esiste il bene assoluto. Cosa è bene? L’uomo non lo sa e non ha un “canone” di misura del bene e del male. Sotto gli occhi di tutti, nel tempo lo stesso concetto di bene varia secondo le circostanze, ciò che ieri era considerato male oggi è bene, e domani forse sarà nuovamente considerato male, e così via. Infatti, ciascuno ha la sua opinione del bene o male, e giudica le cose sulla base dei propri sentimenti e debolezze. Questa opinione spesso è in contrasto con quella degli altri o in conflitto con quella comune, ossia imposta dalla società. Se vogliamo essere onesti, dobbiamo riconoscere che abbiamo mescolato i toni del bene a quelli del male e viceversa in modo tale che i due sono ormai indistinguibili. Il “canto della vigna” dei versi iniziali del capitolo 5 si chiude con una sentenza: “Egli si aspettava rettitudine ed ecco spargimento di sangue, giustizia ed ecco grida di angoscia” (v. 7b). Nonostante l’amore e la cura dedicata alla vigna (il popolo) i risultati sono pessimi. L’abuso del diritto è pari alla violenza fisica, allo spargimento di sangue, davanti al quale Dio non resta indifferente.
Il problema è che si è scelto di essere “selvatici”, rifiutando le cure e soprattutto scegliendo di vivere contro le indicazioni ricevute. Così in un modo o nell’altro, il bene diventa tendenzialmente sempre ciò che è reputato utile a se stessi. Riserviamo un posto speciale, un trattamento di riguardo, a tutto quello che ci porta un qualche vantaggio. La storia ci racconta come fino ai nostri giorni popoli hanno creduto di poter raggiungere grandezza, benessere e potenza attraverso l’oppressione, l’ingiustizia, e finanche la guerra. Eppure il profeta, l’amico di Dio, non esita a denunciare. Quei versi stanno là ad indicarci ciò che accade nell’agire degli uomini, nella ignobile capacità di mutuare a proprio vantaggio una verità che verità non è dichiarando “bene” ciò che poco prima era stato dichiarato “male”. Non si tratta della capacità e della libertà di poter cambiare idea, se comprendiamo meglio e di più ciò che prima non avevamo capito fino in fondo. I fatti testimoniano che la differenza tra il bene e il male non esiste più, o almeno non risulta nitida e netta, mentre si cambia continuamente idea solo per convenienza, calcolo, interesse di parte, vantaggio immediato, senza più alcuna coerenza e dignità.
Così la nostra società (con essa anche la chiesa, purtroppo) paga il prezzo altissimo dei tanti che scambiano il bene e con il male, la verità con la bugia, diventandone o araldi o discepoli, e la cui condizione è racchiusa da questa descrizione di Isaia: “Tastiamo la parete come i ciechi, camminiamo a tastoni come se fossimo privi di occhi; inciampiamo a mezzogiorno come al crepuscolo, in luoghi desolati siamo come morti” (Isaia 59:10). Per il credente esiste un modello assoluto di bene cui fare riferimento, è Dio Padre. Il nostro riferimento sono le sue leggi, la sua Parola, che nonostante i cambiamenti sociali resta immutabile, anche se per alcuni credenti è un riferimento superato. Sono gli effetti delle nostre posizioni a confermare o meno la scelta più giusta. Il 23 gennaio 1996, fu chiesto al pastore Joe Wright di aprire la seduta del Senato del Kansas con una preghiera. Le sue parole spiazzarono i presenti. Al termine, infatti, alcuni deputati uscirono dall’aula in segno di protesta, perché le parole erano state dure. Se non chiamiamo le cose con il proprio nome, non solo distorceremo la realtà, ma non riusciamo nemmeno a assumere gli atteggiamenti giusti di fronte alle sfide che si presenteranno. Ho pensato di proporle, nella speranza che le possa fare tue.
«Padre Celeste, oggi noi veniamo davanti a Te per chiedere il perdono e per ottenere la Tua direzione e la Tua guida. Sappiamo che la Tua Parola dice: “Guai a coloro che chiamano bene il male”, ma questo è esattamente ciò che abbiamo fatto! Abbiamo perso il nostro equilibrio spirituale e sovvertito i nostri valori. Per questo confessiamo che:
* abbiamo ridicolizzato la verità assoluta della Tua Parola, chiamalo pluralismo;
* abbiamo adorato altri dei, e l’abbiamo chiamato multiculturalismo;
* abbiamo favorito la perversione, e chiamandola stile di vita alternativo;
* abbiamo espropriato il povero, e l’abbiamo chiamato lotto;
* abbiamo disprezzato il bisognoso, e l’abbiamo chiamato tutela dei propri interessi;
* abbiamo premiato la pigrizia, chiamandola benessere;
* abbiamo ucciso chi non è ancora nato, chiamandolo diritto di scelta;
* abbiamo sparato agli abortisti, dicendo che è giustificabile;
* abbiamo trascurato di disciplinare i nostri figli, e l’abbiamo chiamato edificazione dell’autostima;
* abbiamo abusato del potere, e l’abbiamo chiamato buonsenso politico;
* abbiamo desiderato la roba altrui, giustificandolo come ambizione;
* abbiamo inquinato l’ambiente con profanazione e pornografia, dicendo che è libertà d’espressione;
* abbiamo ridicolizzato i valori dei nostri padri, giustificando ciò come apertura di mente.
Sonda i nostri cuori, o Dio; esamina ciò che siamo; provaci, per vedere se in noi c’è della malvagità; purgaci da ogni peccato e rendici liberi.
Guida e benedici questi uomini e queste donne che sono stati mandati qui dal popolo di questo stato, e stabiliti da Te per governare questo grande stato del Kansas. Concedi loro la saggezza per amministrare, e possano le loro decisioni dirigerci al centro della Tua volontà.
Te lo chiedo nel nome di Tuo Figlio, il Salvatore Vivente Gesù Cristo».
Piano di lettura settimanale
della Bibbia n. 15
04 aprile Ruth 1-4; Luca 8:1-25
05 aprile 1Samuele 1-3; Luca 8:26-56
06 aprile 1Samuele 4-6; Luca 9:1-17
07 aprile 1Samuele 7-9; Luca 9:18-36
08 aprile 1Samuele 10-12; Luca 9:37-62
09 aprile 1Samuele 13-14; Luca 10:1-24
10 aprile 1Samuele 15-16; Luca 10:25-42
Grazie fratello per i concetti usati per descrivere una situazione spirituale infetta che contagia anche il popolo di Dio, pur se in minima parte ancora perchè lo Spirito Santo è all'opera per frenare il male nella vita dei credenti. Grazie ancora perchè il messaggio ha contribuito a far capire meglio il grave problema morale degli individui di questa società. Che Iddio continui a benedirti grandemente. Shalom