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Immagine del redattoreElpidio Pezzella

Quando Dio non risponde

Egli mi ha guidato e mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce. 

Lamentazioni 3:2



Dopo la caduta di Gerusalemme nel 586 ac per mano dei Babilonesi, la città è distrutta e la sua gente uccisa, torturata o fatta prigioniera. Ciò che si palesa agli occhi del profeta è dolore e desolazione. La luce si è spenta, e un cammino nelle tenebre dell’incognito aspetta lui e i sopravvissuti. Dalla collina di fronte alla città si leva a più ripresa nei lamenti raccolti nel libro la domanda che tormenta ogni essere umano: “Come mai …?” Nel terzo di questi lamenti, appunto al capitolo 3, Geremia descrive il suo stato d’animo, come chi si sente guidato verso un luogo di oscurità senza luce. Senza luce all’orizzonte nessuna speranza è possibile. Senza la luce di Dio la morte regnerà nei cuori e sulla città. È così che si sentiva il profeta. Così si sente chi volge lo sguardo in questi giorni a Gaza, all’Ucraina e ad ogni luogo scenario di guerra. Il barlume di fede che si leva fioco fa volgere sguardo e mente alla ricerca di “lui”, Dio. Forse hai ripetutamente sentito da altri che Dio non ascolta. Oppure sei tu a chiedere: “Dio, sei dietro questa terribile circostanza? Se sì, perché non stai facendo nulla per fermarla?”. E Lui non risponde. Raggela il sangue quel silenzio davanti alle sofferenze umane, il nulla alle grida di terrore, piccoli o grandi che siano.


Il profeta provato incalza: “La mia anima è priva di pace; ho dimenticato cos’è la felicità; così dico: la mia resistenza è perita; così la mia speranza dal Signore ... la mia anima la ricorda continuamente e si inchina in me” (versi 17-20). Verrebbe da chiedersi: “Perché leggo queste parole nella Bibbia? Qualsiasi editore avrebbe eliminato tutto questo”. La fede di ogni uomo si esprime nella possibilità di Geremia di parlare, gridare, lamentarsi con il Signore, il cui silenzio non è assenza, ma presenza che consente a ciascuno di noi di levare la propria voce e di dare libero sfogo ai propri tormenti. Lui resta lì in un silenzio rispettoso per lo stesso motivo per cui sul Golgota fu silente al grido di Gesù: “Perché mi hai abbandonato?” (Marco 15:34). L’agire di Dio va oltre la nostra comprensione, e questo testo lo ribadisce. In simili momenti avremmo più bisogno di un salmo incoraggiante, tipo il 23 che ci presenta il Signore come nostro Pastore, ci parla di acque riposanti e coppe traboccanti. Questo piace alla maggioranza della gente. Eppure Dio ha posto Lamentazioni nella Bibbia. Nonostante sia deprimente, e per questo poco letto, ci ricorda che Lui sa come si sente chi soffre nell’oscurità, anche se non si rende pienamente conto di tutto ciò che Dio sta facendo.


Caro/a amico/a, quale evento ti ha abbattuto o ti sta provando particolarmente? Se la tua depressione è reale, sappi che lo è anche la liberazione di Dio. Quando percorri un cammino nel buio più fitto, non ti occorre un incoraggiamento di facciata. Hai bisogno di Dio che attraversi il dolore con te. Il profeta fu onesto nel descrivere lo stato della sua anima. Charles Spurgeon disse un giorno alla sua congregazione: “Ho passato più giorni a stare zitto in depressione che probabilmente chiunque altro qui”. Fu definito da molti come il più grande predicatore di sempre, ma pensò spesso di smettere il ministero. Martin Lutero attraversò tempi così bui che sua moglie dovete togliere tutti i coltelli dalla casa per paura che si uccidesse. “Per più di una settimana ero vicino alle porte della morte e dell’inferno”, ha scritto. “Ho tremato costantemente. Non ho potuto trovare pensieri di Cristo, solo di disperazione e bestemmia di Dio”. Potrei citare dalla Bibbia Elia, Mosè. Chiunque ha ricevuto una missione da Dio si è trovato ad attraversare “la valle dell’ombra della morte”. Riesci a vedere che non sei solo nei tuoi pensieri? I più grandi cristiani della storia non erano quelli che Dio liberò da ogni dolore e infelicità, ma quelli che liberò attraverso il loro dolore e la loro miseria. Sappi che è pronto a camminare con te attraverso l’oscurità. Non sei solo/a. Farà lo stesso per te.

 


 

Piano di lettura settimanale

della Bibbia n. 15

08 aprile 1Samuele 13-14; Luca 10:1-24

09 aprile 1Samuele 15-16; Luca 10:25-42

10 aprile 1Samuele 17-18; Luca 11:1-28

11 aprile 1Samuele 19-21; Luca 11:29-54

12 aprile 1Samuele 22-24; Luca 12:1-31

13 aprile 1Samuele 25-26; Luca 12:32-59

14 aprile 1Samuele 27-29; Luca 13:1-22


 

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