Nessun discepolo è da più del suo maestro, anzi ogni discepolo ben addestrato sarà come il suo maestro.
Luca 6:40
Una decina di anni fa davo vita e forma al Laboratorio Ministeriale (sui social, Lab Min), un’area di formazione e approfondimento biblico, con l’intento di sopperire al fabbisogno di crescita spirituale di credenti desiderosi di contribuire all’avanzamento del Regno di Dio e alla edificazione della Chiesa. Parte di questo percorso è diventato Credenti in costruzione (prima un ciclo di seminari e poi un libro), perché la vita spirituale di ogni credente è costruita, come si fa con una casa, pietra su pietra. Spero presto di riproporlo per la corrente generazione di nuovi credenti.
La parabola del padre misericordioso o del figlio prodigo (Luca 15:11) evidenzia come il Signore ci rivolga l’appello a lavorare nella Sua casa, la chiesa, badando non soltanto alle responsabilità più importanti ma alle minime attività richieste per farla più bella e giusta. Risponde chi vuole essere discepolo, perché discepoli non si nasce ma si diventa. Da tempo mi interrogo se le chiese contemporanee cerchino veramente di formare discepoli o siano invece dedite ad attività “di breve respiro”, mirando più ad incontrare i piaceri e le “mode” del momento che i precetti della Scrittura. Fedeltà ed integrità contraddistingueranno il discepolo. Fedeltà alla Parola, a quanto ricevuto, al mandato, alla formazione permanente e continua ed assieme integrità, robustezza nella fede, disciplina nella vita, fermezza nelle difficoltà e nelle opposizioni.
Ogni discepolato parte dalle risorse che il Signore ci rende disponibili, attinge alle infinite risorse di Dio, e la Scrittura è la prima! E l’evangelizzazione, necessaria per fare credenti prima, e discepoli poi, non è qualcosa da tirar fuori per le “settimane speciali”, ma impegno principale. Chi ha intrapreso questo cammino, i fratelli maggiori, devono prendersi cura dei fratelli minori, ossia di chi è ai primi passi. E si cammina insieme. I veri maestri sono quelli che non smettono mai di crescere, sono quelli che si auto-educano educando gli alunni, riconoscendoli per quello che sono. Non minori da indottrinare, magari a propria immagine e somiglianza, ma minori da far crescere, ad immagine e somiglianza dell’Unico Maestro che ci ha chiamato.
Per costruire il servizio cristiano occorre tornare alle fondamenta di tutto: la Scrittura (quello in cui crediamo) e l’opera dello Spirito in noi. L’esperienza del battesimo nello Spirito deve essere distinta dall’essere ripieni di Spirito. Lo Spirito non è qualcosa di “strano”, o un “effetto speciale” destinato a stupire chi ci osserva. La preghiera e lo studio poi sono necessari per un servizio accettabile. Preghiera che diventa studio e studio che si fa preghiera. Si prega chi si ama, e si cerca di conoscere sempre meglio chi si ama. Se preghiamo poco è perché manchiamo del coraggio di tagliare con le perdite di tempo e con le richieste inutili. Così, poiché la Scrittura è il Verbo Incarnato (torniamo sempre lì!), Persona, Amato, diceva Spurgeon che la preghiera è il martello che deve accompagnare la lettura e la meditazione della Parola. Il martello, perché ci scava, ci trasforma, fino a trasfigurare la nostra vita.
Attenzione a credersi arrivati, anche nella preghiera, nei modi e nei tempi di pregare! Non lo si è mai, come non si ama mai abbastanza qualcuno, figuriamoci Dio! Nello studio, nella formazione del discepolo ad essere servo senza pretese, occorrerà, salvo ovviamente il primato della Scrittura, conoscere l’ambito in cui serviamo, i destinatari del nostro servizio, gli strumenti ed i linguaggi disponibili, su cui aggiornarsi con costanza. La certificazione di tutto questo può essere la fedeltà: a Dio, al maestro, nella chiamata, nell’incarico affidato. Ognuno di questi aspetti richiama l’altro e tutti si rimandano a loro volta tra loro. Nel nostro servizio desideriamo essere avvolti dalla grazia di Dio, riempiti dell’amore di Gesù ed avere con noi il supporto e la guida dello Spirito Santo.
Sei pronto per rispondere alla chiamata e candidarti al prossimo Laboratorio?
Scrivimi e parlami un po' di te.
Piano di lettura settimanale
della Bibbia n. 46
11 novembre Geremia 51-52; Ebrei 9
12 novembre Lamentazioni 1-2; Ebrei 10:1-18
13 novembre Lamentazioni 3-5; Ebrei 10:19-39
14 novembre Ezechiele 1-2; Ebrei 11:1-19
15 novembre Ezechiele 3-4; Ebrei 11:20-40
16 novembre Ezechiele 5-7; Ebrei 12
17 novembre Ezechiele 8-10; Ebrei 13
Pace Pastore , che Dio benedica la tua dedizione ed il Nuovo Laboratorio Ministeriale. Pronto!