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Immagine del redattoreElpidio Pezzella

Una lampada accesa

Aggiornamento: 2 mar 2021


La potenza della Parola di Dio, capace di dare ai cuori stabilità, pace e sicurezza in mezzo alla tempesta, alla confusione e all’incertezza. È ciò che sprigiona l’ultimo libro pubblicato dalla casa editrice fiorentina BE Edizioni. Costretti a casa dall’emergenza sanitaria, approfittiamo per lasciarci guidare alla scoperta delle profondità della Scrittura grazie all’opera Un padre e due figli. Viaggio nella parabola del figliol prodigo. Con grande capacità, l’autore prende il lettore per mano e lo porta a riflettere sulla Parola di Dio. In particolare, approfondisce lo studio della famosa parabola raccontata nel Vangelo di Luca, al capitolo 15. Il volume rappresenta una lampada accesa in mezzo alle tenebre di questo particolare periodo storico. Settimane difficili ma di grandi opportunità, a partire dalla possibilità di avere più tempo per coltivare la relazione con il Signore, anche attraverso la lettura di opere come questa.

“Il figliol prodigo è sicuramente la parabola evangelica più conosciuta e forse la più amata. Molti si sono dedicati allo studio e all’approfondimento dei suoi significati e sue applicazioni non ultimo anche l’autore, … un fine esegeta espositivo, un infaticabile studioso della bibbia, ma soprattutto un appassionato predicatore della Parola di Dio. I temi centrali dei suoi sermoni sono: la fiducia in Dio, la benedizione familiare e l’integrità cristiana; temi che riflettono insieme la vita pratica vissuta quotidianamente all’indirizzo di questi valori della fede. La fecondità dei suoi scritti di edificazione spirituale sulle piattaforme multimediali sono testimonianza del costante impegno divulgativo dell’Evangelo anche attraverso nuovi linguaggi della socialità moderna. Tuttavia anche l’opera editoriale è un filone importante del suo ministero cristiano. Ne rendono testimonianza i testi pubblicati fino ad oggi; ma se dovessi stigmatizzare la carica passionale trasfusa nell’approfondimento della parabola del Figliol Prodigo, mi verrebbe da dire che questo testo rappresenta la sua predicazione “work in process”, che si arricchisce ogni volta di nuovi significati e nuove suggestioni applicative”. Così scrive nella prefazione, Michele Passaretti, presidente del Movimento Nuova Pentecoste, introducendo il lettore nella prefazione.

Il testo prende il suo spunto iniziale da L’abbraccio benedicente di Henry Nouwen e dal dipinto Il ritorno del figliuol prodigo del fiammingo Rembrandt, da cui l’autore ha tratto proposte di esplorazione esegetica nonché introspettiva, perché la Scrittura si apre continuamente a personali percorsi di esplorazione che consentono a ciascuno di attraversare il deserto della propria esistenza fornendo il nutrimento necessario. Questi lavori condivisi a ripetizione nei suoi corsi di preparazione al discepolato e al ministero in oltre un decennio hanno trovato forma per un più vasto pubblico in questa intensa proposta editoriale, che ha il pregio di trasformarsi da lettura personale a testo di condivisione e proposta di gruppo.

La parabola del figliol prodigo può tranquillamente annoverarsi tra i testi biblici più amati in generale, e non solo dall’autore, profondo estimatore del vangelo di Luca. I personaggi, principali e complementari, con i loro comportamenti, e la casa con gli annessi e connessi sono fonte di ispirazione morale e spirituale, per questo vengono sviscerati, smontati e ricomposti lungo le pagine del libro, per diventare poi elementi per una proficua introspezione personale, cui è interamente dedicata la seconda parte di questo volume. La figura genitoriale, i figli, le relazioni parentali, il lavoro e la quiete domestica sono stravolti da un’improvvisa scelta di cambiamento del soggetto minore all’inizio della storia. Un susseguirsi di eventi che non si concludono alla decisione di tornare a casa e che fanno della parabola un paradigma dell’esistenza umana, aperta sempre a nuove e possibili reazioni, e che vede tutti i soggetti coinvolti in qualche modo.

La parabola insegna inoltre che nella vita non ci devono essere dei traguardi. Ogni qualvolta pensiamo di aver raggiunto la meta, quello non è altro che l’ennesimo punto di partenza. Per questo il cristiano non può avere degli obiettivi terreni finali ma, se vogliamo fissarne, dovremo essere consapevoli che saranno semplicemente delle tappe: ciascuna rappresenterà l’inizio di un percorso successivo. Chiunque, infatti, padre o madre, genitore o figlio, fratello o sorella, amico o sconosciuto, troverà qualcosa che gli riguarda, ricevendo la propria dose di interrogativi, ma anche di possibili soluzioni in un viaggio che si rivelerà certamente interessante, e per qualcuno stravolgente.

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Leggi l'intervista rilasciata a Casertaweb sul libro, qui

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Elpidio Pezzella Un padre e due figli Viaggio nella parabola del figliol prodigo

Pagine 144 – 13,00 € Formato 13,5 x 21 ISBN 978-88-97963-91-6

Prima edizione: Aprile 2020

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